Regia: Carmelo Cannavò
Scene e Costumi: Salvo Manciagli
Coreografie: Rossella Madaudo
Arrangiamenti: Giuseppe Comis
Una parte dei bambini di oggi cresce sola e senza punti di riferimento; perché si lavora troppo o perché le famiglie si frantumano, ricomponendosi in nuove, nelle quali i figli non trovano una chiara collocazione. Si cresce da soli con la tata o peggio ancora con la televisione. Questi bambini sono apatici, privi di immaginazione, incapaci di giocare, spesso incapaci anche di socializzare.
La nostra Mary Poppins non può fare miracoli, ma può insegnare: l’entusiasmo nel compiere il proprio dovere, l’amore per il prossimo, il valore dell’amicizia e soprattutto della famiglia. Può dimostrare: che quello che conta di più nella vita non è il lavoro, non sono gli agi, non è possedere il telefonino di ultima generazione, il videogioco o la macchina nuova, ma solo il tempo trascorso in armonia con i propri cari può renderci davvero felici. Le più belle canzoni del musical sono state in parte arrangiate per riportarle al passo con i tempi. E sui tetti, oltre ai comignoli, si può incontrare qualche antenna parabolica.
Carmelo R. Cannavò