Regia: Carmelo Cannavò
Scene e Costumi: Salvo Manciagli
Coreografie: Rossella Madaudo

“Un monello chiamato Gianburrasca”, adattamento in commedia musicale di Carmelo R. Cannavò dal celebre romanzo di Luigi Bertelli detto Vamba in cui vengono proposte agli spettatori le scoppiettanti avventure, spesso disavventure, di Giannino Stoppani detto Gian Burrasca.
Tutto il celeberrimo libro di Vamba è condensato in spassosissime brevi scene. Giannino non solo dice sempre quello che pensa ma peggio ancora osa dire a voce alta quello che gli altri sussurrano o nascondono. Così facendo crea situazioni imbarazzanti e catastrofi a non finire, ma al tempo stesso svela le ipocrisie e le piccolezze del mondo conformista e soffocante dei grandi.

Quattordici coloratissimi personaggi in un racconto dal ritmo vertiginoso scandito da orecchiabili canzoni e marcette.

Un’imponente scenografia, bei costumi, musiche travolgenti, belle canzoni (cantate dal vivo), spettacolari coreografie, immancabili effetti teatrali, attori appassionati, tutto questo al servizio di una storia che oltre a coinvolgere, divertire e sorprendere, riuscirà a commuovere e far riflettere.