L'associazione artistico culturale "Centro Studi Artistici" è un'associazione senza fini di lucro, nata dall'esigenza di alcuni artisti di specializzarsi nell'attività di formazione artistica di giovani e non, al fine di stimolare l'interesse per l'arte e nello stesso tempo creare un "vivaio" di artisti pronti ad operare nelle varie realtà artistiche del territorio.

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La nostra storia


L'attività del Centro Studi Artistici, iniziata nel novembre 2003 con il 1° corso di recitazione, continua fino ad oggi con corsi di recitazione, canto e danza tenuti presso i locali del teatro "Turi Ferro".

Inoltre dal 2004 offre nelle province di Catania, Messina, Siracusa e Caltanissetta spettacoli per le famiglie. Le coinvolgenti musiche, le belle canzoni (cantate dal vivo), le acrobatiche coreografie e l’interazione con il pubblico, sono la nostra formula di successo. Successo che gli ha permesso di essere presente nella manifestazione “Domeniche da favola” organizzata dal comune di Caltanissetta con ben tre spettacoli su cinque nel 2010 e due su cinque nel 2011 ripresentando tra l’altro a grande richiesta “Aladino, Jameela e il Genio della lampada”. Inoltre nel 2011 l’ente autonomo regionale “Teatro di Messina” ha proposto al teatro “Vittorio Emanuele” di Messina una mini rassegna di “fiabe musicali” con tre dei suoi spettacoli.

A fine 2012 una novità, la produzione di una commedia musicale molto bella e poco conosciuta, stavolta rivolta esclusivamente ad un pubblico adulto, si tratta di “A che servono gli uomini?” testo di Iaia Fiastri e musiche di Giorgio Gaber, protagonista è Rosa Miranda brava e apprezzata cantante-attrice partenopea. Con “A che servono gli uomini?”, grazie alla collaborazione con l’Ente Teatro Pubblico Campano oltre ad una tournee siciliana, il Centro Studi Artistici allarga i suoi orizzonti al sud Italia. Da allora Centro Studi Artistici diventa appuntamento fisso di varie stagioni teatrali producendo anche la commedia dolce-amara “La Prova” e l’esilarante “Due siciliani a Milano”.

Nel 2015 un nuovo obiettivo: la produzione di uno spettacolo d'impegno civile da utilizzare come strumento per diffondere la cultura e la formazione civile contro la mafia. È la volta di “23 MAGGIO 1992” adattamento teatrale di Carmelo R. Cannavò del celebre romanzo di Luigi Garlando "Per questo mi chiamo Giovanni".

Nel 2016 organizza tre stagioni teatrali “Sabati in scena” e “Domeniche da favola” a Niscemi e “Domeniche da favola” ad Acireale confermandosi realtà teatrale fra le più vivaci della Sicilia orientale.