“Due siciliani a Milano” commedia brillantissima in due atti di Carmelo R. Cannavò. Un viaggio, risata dopo risata, alla riscoperta delle tradizioni della Sicilia del 1950, dei valori della famiglia, del rapporto genitori-figli e dell’orgoglio siciliano. La vicenda racconta di una famiglia per cosi dire “all’antica” formata da: Antonio, Lucia, i loro quattro figli (Gianni, Rosetta, Nerina, Ciccina) e Peppino il fratello di Lucia.
La vita scorre tranquilla: fra le soddisfa· zioni per un figlio che studia con profitto all’università di Palermo; i sogni d’emancipazione delle figlie minori; la preparazione del matrimonio di Rosetta con il figlio del sindaco; le scorribande di Antonio e Peppino in continua lotta con il vicino di casa Mezzamedda, sardo traferitosi in Sicilia con la moglie Bonaria ed il figlio Tore. In realtà la calma è solo apparente, Rosetta ha una relazione segreta con il figlio dell’odiato Mezzamedda e il figlio Gianni non è più a studiare a Palermo ma è partito per Milano seguendo la fidanzata Clèo, una soubrette.
Un turbinio di situazioni esilaranti, verità inaspettate, colpi di scena, che porteranno i nostri protagonisti fino a Milano; dove la realtà moderna della soubrette si scontrerà con la realtà d’altri tempi della famiglia siciliana legata morbosamente alle tradizioni della propria terra. Una compagnia di 12 attori al servizio di una storia che ripercorrendo il modus vivendi dei siciliani dell’epoca, farà riscoprire al pubblico il proprio passato interrogandoli sul presente.
Emozioni forti e divertimento, assicurati dall’inizio alla fine.